A pochi metri dal Palazzo Landolina, ma con la facciata principale su Via Corrado Nicolaci – la famosa strada in cui si sviluppa ogni anno la festa dell’Infiorata – si può visitare la più importante testimonianza tardo barocca: Palazzo Nicolaci di Villadorata. I balconi con le inferriate panciute e i mensoloni su cui spiccano sculture di putti, leoni, cavalli alati e sirene (stile riconducibile ai palazzi di Ragusa Ibla) sono tra gli elementi distintivi, quelli che ne attestano la magnificenza; gli altri si trovano anche all’interno, tra le 90 stanze di cui si compone – degno di nota il ‘Salone delle feste’ – e grazie ai singolari decori sulle pareti e agli affreschi come quello sul soffitto con l’allegoria del Carro di Apollo che insegue l’Aurora. La paternità del progetto, iniziato nel 1720 e concluso intorno al 1765, è stata attribuita a Rosario Gagliardi. Oggi, l’imponente edificio è in parte ancora abitato dagli eredi della famiglia Nicolaci, mentre un’altra ala è stata ceduta al Comune di Noto che la impiega come sede della Biblioteca Comunale intitolata al ‘Principe di Villadorata’.